Anno 2004 - 2005

 

Retrocessione in B

 

Pos.

Squadra

G

V

P

S

F

S

Dif

P.ti

 1

Inter

38

30

7

1

80

34

+46

97

 2

Roma

38

22

9

7

74

34

+40

75

 3

Lazio

38

18

11

9

59

33

+26

62

 4

Milan

38

19

12

7

57

36

+21

61

 5

Palermo

38

16

10

12

58

51

+7

58

 6

Fiorentina

38

21

10

7

62

31

+31

58

 7

Empoli

38

14

12

12

42

43

-1

54

 8

Atalanta

38

12

14

12

56

54

+2

50

 9

Sampdoria

38

13

10

15

44

48

-4

49

 10

Udinese

38

12

10

16

49

55

-6

46

 11

Livorno

38

10

13

15

41

54

-13

43

 12

Parma

38

10

12

16

41

56

-15

42

 13

Catania

38

10

11

17

46

68

-22

41

 14

Reggina

38

12

15

11

52

50

+2

40

 15

Siena

38

9

14

15

35

45

-10

40

 16

Torino

38

10

10

18

27

47

-20

40

 17

Cagliari

38

9

13

16

35

46

-11

40

 18

Chievo

38

9

12

17

38

48

-10

39

 19

Ascoli

38

5

12

21

36

67

-31

27

 20

Messina

38

5

11

22

37

69

-32

26

Retrocessione in serie B senza appello tra esoneri di allenatori... Giordano allontanato, chiamato Cavasin poi nuovamente Giordano ed infine chiude la stagione l'intramontabile Bolchi signore della panchina e di stile che si ritrova suo malgrado a navigare in questo mare magnum... la cessione di giocatori storici (Donati all'Atalanta - Sullo all'Avellino - Coppola al Livorno - Storari al Milan - Rezaei al Livorno - Aronica alla Reggina - D'Agostino all'Udinese - Nocerino al Piacenza - Manuel Coppola al Piacenza senza contare la diaspora di Amoruso - Zampagna - Giampà - Fusco - degli anni precedenti)... e inutili quanto infruttuose contestazioni che avevano il solo scopo di mantenere la serie A.

Campioni di stile i tifosi che hanno contestato la società e il ds Valentini in silenzio, con dignità e disertando lo stadio.

Maglia nera a Giordano che dopo il primo esonero offende pubblicamente e sulle reti TV nazionali la città di Messina, i tifosi e dulcis in fundo i giornalisti qualificandoli come giornalisti da bar.

Forse il Sig Giordano non sa che Messina è sempre stata città civile e come disse Cicerone "Maxima et Loclupetissima". Ma la migliore risposta a tanta arroganza è arrivata dai tifosi che hanno contestato con il silenzio, da quei tifosi da lui accusati di essere violenti e di fare indebite pressioni sulla società per il suo allontanamento.

Maglia nera a Valentini che si dichiara legato da affetto alla società e pur commettendo sbagli ed errori riceve in cambio la fiducia del gruppo Franza e la riconferma.

Maglia nera a Pietro Franza che non è più il primo tifoso del Messina, ma si è lasciato fagocitare dalla legge del mercato ed ha preferito, per essere in linea con gli interessi della famiglia, mettere il portafogli al posto del cuore e della passione. Le leggi della finanza gli hanno fatto dimenticare la gioia di scendere nell'arena prima delle gare e tuffarsi negli applausi di chi lo inneggiava e gridava a gran voce da tutti i settori del campo: "Noi abbiamo Pietro Franza" e "Pietro Franza alè". Adesso, mesto e nascosto dietro gli occhiali scuri per non fare vedere il suo sguardo inventa scuse, produce elucubrazioni strane e storie inverosimili.

Caro Pietro la cosa poi che ci ha fatto più male, che ci ha ferito di più da parte di un nostro concittadino è essersi sentiti dire da te più volte che non siamo una città da serie A, e come tali non meritiamo di rimanere in massima serie. Sarà anche vero perchè con l'apatia che ci contraddistingue permettiamo a te di dircelo e subiamo in silenzio la chiusura della Banca d'Italia dalla nostra città, subiamo in silenzio e passivamente  lo smantellamento dell'arsenale, la cessazione dell'ospedale militare, il trasloco del distretto, il trasferimento della Telecom, la scomparsa di negozi prestigiosi quali Rotino, Magli, Spatafora,  e subiamo in silenzio il licenziamento di tante maestranze e di persone di valore come Massimo Romeo Piparo dalla direzione artistica del Teatro Vittorio Emanuele  e subiamo in silenzio la migrazione dei giovani messinesi costretti a fare la valigia e lasciare questa meravigliosa città per trovare lavoro e non sappiamo recuperare la capacità di reagire e affermare la nostra distrutta messinesità.

Maglia nera al gruppo franza, che se da un lato dicono di volersi disimpegnare dal calcio giocato, dall'altro invece si impegnano perchè gli venga accordato il proget financing per la gestione dello stadio Celeste e del San Filippo.

Dice il saggio:<<Quannu u sceccu non voli biviri è inutili che ci frischi>>

Ma noi che saggi non siamo perchè lasciamo parlare il cuore speriamo che l'alba risplenda nuovamente dopo questa notte buia.

Per focalizzare senza emotività l'operato di Pietro Franza, occorre in sostanza poggiarlo su due piatti di un'ipotetica bilancia: i suoi meriti che sono stati sicuramente quelli di avere portato dopo 39 anni di buio il Messina in serie A. Al contrario, le colpe del rampollo di casa Franza sono riconducibili soprattutto alla mancata programmazione. Chi credeva che il calcio fosse una serie di fattori ad incroci derivabili da effetto C e/o effetto F si è sbagliato di grosso. L'azienda FC Messina è tutt'altra cosa: conoscenza nel merito ed organizzazione. I Franza farebbero bene a operare nelle attività dove hanno costruito le loro fortune. Il calcio è un'altra storia fatta soprattutto di passioni.

Chiudo questa amara pagina con il pensiero di Mino Licordari pubblicato su "Il Cittadino" di giorno 11 maggio 2007... 

<<Olga Vincenzo e Pietro Franza "la Famiglia", se preferite "il gruppo". Sono i padroni dei vapori (ferry-boat). Ma non solo. Anche degli alberghi, immobili, società di capitali, azioni, barche. Di tutto di più. un impero che dà lavoro ad oltre mille messinesi e produce una montagna di denaro ogni venti minuti, ad ogni sbarco. Sono i Berlusca di Messina. Nessuno come loro, forse Genovese (sindaco) socio nei traghetti. Nasce tutto da lì, una concessione che cinquant'anni fa fu data a Franza padre tramite Gullotti. Potrebbero fare del Messina il Milan. Pietro (tifoso) vorrebbe, Vincenzo (ingegnere per laurea, ragioniere per mentalità) però non vuole. Olga ha voluto, ma non vuole più. Eppure dovrebbero. Quello che hanno viene da questa città che paga il dazio del monopolio con i biglietti, il gommato, la rada San Francesco. Per non dire altro>>

 

PORTIERI 

Caglioni Nicholas 

Cesaretti Alessandro 

Ferla Gabriele 

Paoletti Gabriele 

 

DIFENSORI

Candela Vincent 

Ghomsi Antonio 

Giallombardo Andrea 

Iuliano Mark 

Morello Enrico  

Olorunleke Mathew 

Parisi Alessandro 

Rea Angelo 

Zanchi Marco 

Zoro Marco Andrè Kpolo

 

CENTROCAMPISTI

Alvarez Edgar Anthony Reyes 

Cordova Nicolas Andres

D'Aversa Roberto 

De Vezze Daniele 

Lavecchia Luigi 

Masiello Salvatore 

Minetti Massimo 

Ogasawara Mitsuo   

Pestrin Manolo  

 

ATTACCANTI

Bakayoko Ibrahima 

Di Napoli Arturo 

Floccari Sergio    

Iliev Ivica 

Riganò Christian 

 

http://www.granmirci.it/Messinacalcio.htm

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