Autoritratto

 

Massimo il filosofo, così mi chiamano gli amici.

Sono nato a Messina il 26 settembre 1979, il mio segno zodiacale è la bilancia.

L’anno della mia nascita è particolare infatti con il 1979 si  chiude un’epoca: i famigerati anni ’70  gli anni di Willy Brand, di Nixon, dei primi trattati tra Usa ed URSS, della guerra dei Kippur, dei garofani nei cannoni in Portogallo che segnano la fine della dittatura di Marcelo Caetano e gli anni della morte di Franco in Spagna, dello scandalo Watergate, della guerra civile in Libano,  degli accordi di Camp David, della Thatcher, di Khomeini.  Gli anni in cui nasce e si afferma il Punk, la discomusic e le discoteche che sostituiscono i night,  in cui viene inventato il CD. In Italia sono  gli anni di “piombo”, dei conflitti armati tra destra e sinistra, del fallito golpe Borghese, gli anni dell’austerity, quelli del compromesso storico, del nuovo diritto di famiglia, dei referendum, gli anni di Piazza della Loggia, delle BR, dell’assasinio di Aldo Moro e di Peppino Impastato.  Gli anni in cui comincia il pontificato di Giovanni Paolo II. Ed infine  gli anni in cui nascono le radio libere e le televisioni commerciali.  

Si aprono  con l’anno della mia nascita  gli anni del mini boom, i mitici anni  ’80 che ci condurranno nel nuovo millennio. Gli anni in cui in America regnano Reagan e Clinton, in cui Gorbaciov diventa capo del Cremino, e con il nuovo corso della perestrojka  insieme a papa Wojtyla contribuisce a far cadere il 9 novembre del 1989 il  muro di Berlino. Gli anni in cui si dissolve l’URSS  e  i regimi comunisti.  A Pechino viene repressa nel sangue la protesta pacifica di piazza Tien An Men.  Viene deposto il dittatore Pinochet in Cile e Noriega a Panama. In Italia sono gli anni in cui si disintegra sul cielo di Ustica un aereo dell’ITAVIA ed ancora è mistero, della loggia massonica P2. Gli anni in cui  si forma il Pentapartito e risplende la stella di Craxi ago della bilancia della politica italiana, a Londra viene impiccato Calvi e a Palermo viene assassinato il Prefetto dalla Chiesa che aveva sconfitto le BR. Buscetta comincia a collaborare con i giudici Falcone e Borsellino. Ochetto scioglie il partito comunista. A Roma apre il primo McDonald, si diffonde il Bancomat e nella moda incomincia ad affermarsi il capo griffato che fa tendenza.

Ma ritorno alla mia più semplice esistenza:  i miei primi 5 anni li vivo ad Imperia dove mio padre funzionario statale e mia madre insegnante risiedevano all’epoca. E così imparando il ligure respiro l’aria della riviera e nei miei occhi si riflette quell’azzurro  mare mediterraneo  che caratterizzerà il mio essere, quel mare filo conduttore tra la mia infanzia ed il  mio presente,  quel mare che bagna e impregna  di salsedine ed odori anche la mia Messina.

Tornati nella città del Peloro studio dai Salesiani punto fermo del mio essere oggi uomo e poi emulo  papà e mi scrivo all’Istituto tecnico per geometri dove mi diplomo con la votazione di 60/60.

Ma la mia passione è sempre l’attenzione alla realtà, allo  scrivere e già negli anni della scuola superiore la “Gazzetta del Sud”,  quotidiano di informazione cittadina, comincia a pubblicare un inserto redatto dai giovani studenti delle scuole messinesi e della provincia dal Titolo “Noi Magazine” e lì do sfogo a questa mia passione. Ricevo in premio per gli articoli scritti una medaglia d’argento che conservo tra i ricordi più cari.

Partecipo in quegli anni ad un concorso in ricordo di Nicholas Green, il ragazzo ucciso mentre era in  macchina  con i suoi genitori in vacanza in Calabria, i quali decisero poi di donare tutti gli organi del giovane, e vinco il Primo premio.

Mi iscrivo all’Università in ingegneria, ma superata la prima materia, capisco che non è quella la mia strada, ed in barba alle leggi di mercato mi iscrivo in Filosofia.

Nel frattempo fondo con altri due amici, Gianluca Rossellini e Benedetto Alessi,  una società editoriale. E benché sostenuti finanziariamente solo da risorse familiari e da alcuni sponsor che ci  stimano creiamo un portale web che trae  titolo della nostra società: www.kronosedit.com a cui segue un sito sul Messina Calcio (la nostra fede e la nostra passione) www.messinagiallorossa.it e due giornali. Il primo a diffusione settimanale veniva distribuito gratuitamente sui mezzi di trasporto pubblico e in previsione della costruenda tranvia fu chiamato “Il Tram”. Questa pubblicazione ebbe un successo notevole fra i viaggiatori ed i cittadini messinesi,  tanto che quando fu sospesa ci fu sollecitata più volte la ripubblicazione. E poi per nostro vanto tale iniziativa fu oggetto di tesi di laurea presso l’ateneo  di Messina. L’altro si chiamava “La Sciarpetta” e, manco a dirlo, parlava del Messina Calcio. Questi giornali erano le mie, le nostre creature, dallo sponsor alla stesura degli articoli, all’impaginazione, alla distribuzione,  facevamo tutto noi. La Tipografia di nostra fiducia (la più economica) provvedeva solo alla stampa.

Alla fine per carenza di risorse finanziarie la società si sciolse. Io e Gianluca abbiamo continuato nel campo del giornalismo, di Benedetto abbiamo perso le tracce.

Dopo questa esperienza ho lavorato anche per una radio locale Radio Messina Quartiere anche qui facevo parte della redazione giornalistica non solo come lettore del TG, ma anche come redattore di articoli di cronaca, di costume e di sport. Poi ho lavorato a TCF, televisione privata agli albori all’epoca, di cui mi pregio di essere stato tra i fondadori. Ho iniziato nel mese di agosto con una serie di articoli per il TG sul ferragosto messinese di cui ero veramente soddisfatto, poi sono passato alla redazione sportiva, che bel periodo, lì sono cresciuto professionalmente e lì è stato un crescendo di soddisfazioni. Non solo servizi per il TG, ma anche la coconduzione di una trasmissione giovane il martedì sul Messina Calcio dove in studio ero l’alter ego del collega  Maurizio Licordari e le mie interviste agli ultras più sinceri e passionali, quelli dei quartieri e del centro città, quelli dei mercati e dei grandi magazzini, degli  uomini e delle  donne, dei giovani e degli anziani, quelli più veri e schietti, hanno segnato uno stile ed una stagione.  Insomma parallelamente ai successi del Messina progrediva la mia carriera di giornalista sportivo.

Il lavoro però aveva rallentato i miei studi universitari e così decido nel 2006 di sospendere con il giornalismo fattivo per dedicarmi completamente allo studio e darmi quelle famose 4 materie che mi mancavano insieme alla tesi. E così finalmente l’11 luglio del 2007 mi laureo in Filosofia presso l’Università degli Studi di Messina con una tesi in storia del Cristianesimo  dal titolo “l’Evangelo di Bartolomeo” .

Ed adesso quel ragazzo che ama le sfide, che ama Messina, ha ancora dei sogni da realizzare uno nei confronti della sua città quello di vedere Messina trasformata e rilucente come un tempo, quando era “Capitale del Regno”, poi vedere il Messina Calcio ritornare in serie A, ed infine uno personale… quello  di potere esercitare la professione di giornalista a tempo pieno.

 … il seguito alla prossima puntata.

Massimo Mastronardo

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